
Il Manifesto TI VEDO ADULTO
Si è concluso da poco il percorso “Ti vedo adulto” nei centri diurni disabili della Toscana Camporella, Il Mosaico e il Pendolino, che ha prodotto un vero e proprio “Manifesto”: una serie di dichiarazioni da parte degli operatori, di messaggi, anche impliciti, che ognuno si impegna a dare alle persone che frequentano e vivono i centri, guardandole e considerandole come gli adulti che sono e non ... eterni “ragazzi”!
Ma perché questo percorso, e questo titolo? È ormai verificato che, da parte di chi opera e sostiene le persone con disabilità, emergono spesso atteggiamenti e messaggi infantilizzanti, difficili da scardinare, se non con un lungo e lento esercizio di “adultizzazione”. Messaggi che rischiano di mantenere atteggiamenti di passività e dipendenza, dove potrebbero emergere invece iniziativa, autonomia, autodeterminazione, anche minime e impercettibili, ma possibili!
Ed è quello che è stato fatto per un anno, mentre gli ospiti lavoravano in parallelo sulle abilità di Vita Adulta, con lo stimolo e la guida della pedagogista Daniela Giovannini e della coordinatrice dei centri Arianna Emolai, concordando via via nelle équipe quali messaggi fornire e verificando ciclicamente con i colleghi dove ciascuno era rispetto agli impegni presi.
Un lavoro su di sé che, senza negare alcune oggettive difficoltà delle persone disabili, e le modalità comunicative di ciascuno, aiutasse le équipe a vederle, appunto, come persone adulte.
Il Manifesto è così sia un risultato, che uno strumento per lavorare sul rinforzo di una cultura diversa della cura, anche per un prossimo lavoro di approfondimento proprio con i destinatari di questi messaggi, che possiamo leggere qui sotto:
1. Quando siamo insieme io ti vedo adulto al di là di come ti esprimi
2. Quando si decidono le attività da fare tengo conto delle tue preferenze e del tuo parere
3. Puoi scegliere cosa mangiare, come vestirti, cosa comprare, dove andare in gita o al ristorante
4. Va bene se esprimi i tuoi sentimenti e il tuo amore tenendo presente i bisogni degli altri
5. Puoi masturbarti e puoi avere uno spazio per farlo
6. Puoi esprimere quello che hai da dire rispettando i tempi e lo spazio degli altri e i tuoi
7. Puoi fare le cose da solo e puoi chiedere aiuto quando non riesci
8. Puoi esprimere le difficoltà che hai incontrato al centro insieme a noi
9. Ti pongo dei limiti e condividiamo delle regole perché so che puoi rispettarle
10. Se hai dei compiti sei tu responsabile di eseguirli
11. So che puoi prenderti cura di te
12. Quando sono con te ti chiedo come stai e ti ascolto
13. Quando sono con te ti chiamo con il tuo nome
14. Puoi partecipare a tutte le attività al di là delle tue capacità
15. Anche se non lo esprimi con le parole sono convinta/o che sei in grado di scegliere